DIEMETER - settore 2 -


Un immane muroscudo di roccia lavica fossile separa questo settore dal gelido Kjoldar. Nonostante questa difesa naturale, il clima è comunque freddissimo e la terra sterile e dura. Sono luoghi inospitali dove sorgono le spettrali rovine della città formicaio Iranos, distrutta durante la Purga di Antinuus e mai più riedificata o abitata. Si dice che vicino alle vaste Pianure Nere si trovino antiche rovine xeno.
Durante la Prima Guerra i Tiranidi hanno attaccato il pianeta, ma fortunatamente sono stati respinti, ad eccezione di questo settore, dove le spore hanno attecchito e dopo un primo periodo di assimilazione e mutazione, gli Ibridi tiranidi hanno iniziato a popolare l’area, moltiplicandosi sempre più e istituendo uno stato fantoccio votato al culto della Grande Divoratrice. Il settore è stato dichiarato blasfemo e bollato con l’ordine dell’Exterminatus dal Lord Inquisitore Alexander Magnus. Durante la Seconda Guerra il patriarca tiranide Zodrax ha costituito una vera e propria comunità mutante, eretica e blasfema, che in simbiosi con le creature più primordiali della nidiata ha iniziato a costruire e fortificare il settore, professando libertà e pace nell’abbraccio della mente collettiva. La reazione imperiale è stata durissima: il capitolo astartes delle Ceneri Ardenti ha intrapreso una crociata atta a purificare il settore, ma dopo esser penetrato profondamente nei territori xeno, si è trovato circondato da ogni fronte, con la retroguardia allo stremo e il supporto aereo impraticabile: venute a mancare le scorte e i rifornimenti il  Gran Maestro Laertes ha condotto i suoi confratelli fuori da quell’inferno, in una sanguinosa ritirata, verso il settore Mineris e il prezioso fuoco di copertura del l’VIII Reg. di Krieg.
Attualmente la terra, la roccia e le stesse rovine sono avvolte da svettanti strutture chitinose, mentre una lenta e costante pioggia di spore micetiche scende dal cielo, bagnando le infrastrutture xeno e  i vasti agglomerati nido delle colonie ibride.


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